Alexandre Dumas era un buongustaio, tanto che, nella nota introduttiva alla prima edizione del 1873 del suo Il grande dizionario di cucina, Leconte de Lisle e Anatole France non poterono esimersi dall’equipararne le capacità culinarie agli indiscussi meriti letterari: “era un gran mangiatore, così come era un grande narratore”. L’indiscussa fantasia letteraria, trasposta in cucina, si trasforma in una ricerca, estrosa creatività. Dei tanti insegnamenti che ci lascia, Dumas non crede che il melone vada mangiato al naturale: lo considera un po’ indigesto. Piuttosto, consiglia, “per rendere il melone digeribile, bisogna mangiarlo con pepe e sale, e berci sopra un mezzo bicchiere di Madera, o meglio di Marsala”.
Proviamo, ho pensato. Ne è uscito un panino perfettamente estivo, che vi porterà direttamente un senso di freschezza in una giornata afosa.
Ingredienti (per panino)
Pesce spada affumicato, 2 fette
Pane, 1 fetta
Melone bianco, mezza fetta
Menta (o melissa) fresca, q. b.
Pepe di Szechuan, q. b.
Procedimento
Sbucciate, pulite e tagliate il melone bianco a fette. Tagliate una fetta – a seconda delle preferenze – a fettine sottili o a cubetti. Nel secondo caso il panino avrà una nota maggiormente croccante.
Tagliate le foglie di menta a chiffonade. Pestate il pepe di Sitchuan al mortaio. Condite il melone con il pepe e la menta e lasciatelo riposare. Nel frattempo, tostate il pane in forno a 180 gradi, finché sarà divenuto scrocchiarello. Il tempo dipende dal vostro forno, ma fate attenzione a che non bruci.
Quando il crostone sarà pronto, tiratelo fuori dal forno, fatelo raffreddare leggermente e ponetevi alla base il melone e, sopra, le fettine di pesce spada affumicato. Cerca di porre la fetta più in alto come se fosse un’onda, in modo da mettere, nella tasca che si forma, altro melone.