Immoliamo le ultime foglie di basilico presenti sul balcone per questo piatto di spaghetti al pesto.
Sottotitolo: quando fogliolina di basilico incontrò olio e parmigiano e si pestarono.
Precisiamo che le dosi del pesto sono indicative. Molto dipende dall’aroma dei singoli ingredienti, da quanto profumano le foglie di basilico, da quanto sapido è il parmigiano, da quanto è grande lo spicchio d’aglio, da quanto sapore ha l’olio (preferitene uno delicato) e, infine, dal vostro gusto, per cui vi raccomandiamo spesso di assaggiare. Noi non mettiamo il pecorino sardo, che pure taluno inserisce. Se vi piace, aggiungetene 10 g, che sottrarrete dal parmigiano.
Ingredienti (per 2)
Spaghettoro Verrigni, 160 g
Basilico genovese, 40 g (dipende dall’aromaticità delle foglie)
Parmigiano reggiano 36 mesi, 42 g
Aglio rosso di Sulmona, 1 piccolo (privato dell’anima)
Pinoli, 20 g
Sale grosso, c.a. 6 g (assaggiate per regolare di sale)
Olio evo, 60 ml c.a.
Procedimento
Sciacquate sotto l’acqua le foglioline di basilico e ponetele su un canovaccio ad asciugare, senza stropicciarle.
Ponete nel mortaio l’aglio ed i pinoli e pestateli con movimento rotatorio fino a creare una sorta di crema. Quindi prelevate il composto e mettetelo da parte.
A questo punto inserite nel mortaio parte del basilico ed il sale grosso, in modo che le foglioline mantengano il colore verde intenso. Pestate il basilico con un movimento rotatorio dolce. Non pestate grevemente le foglioline sul fondo, ma schiacciatele sulle pareti lentamente. Aggiungete il basilico restante e continuate a pestare delicatamente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Quando il basilico stilla un bel colore verde, aggiungete il parmigiano grattugiato con una microplane e, comunque, finemente. Pestate ancora con movimento rotatorio. E unite solo alla fine il composto di pinoli e aglio, pestando affinché il pesto si amalgami.
Fate ciò velocemente, per prevenire l’ossidazione del pesto.
Infine va unito goccia a goccia l’olio e si mescola.
Condite con il pesto gli spaghetti o le linguine, dopo averli lessati in abbondante H2O salata.
Ciao, volevo avvisarvi che nella mia bacheca compare “segui/stai seguendo/segui/stai seguendo quindi sappiate, e sappia anche wp che IO SEGUO LA SALVIA DI SILVIA ecche…. 😀
In effetti ci arriva ogni due per tre la notifica che ci stai seguendo. Il che ci fa molto piacere (anche perchè per WP sei l’unica follower e il restanti 72 ciao). Però in effetti…. WP sta combinando un casino!!!
Buona settimana ragazzi <3 <3
Decisamente le foglie di basilico hanno trovato una fine più che dignitosa 🙂
Adesso la sfida è quella di far sopravvivere il basilico all’inverno! 🙂
😀
Vi faccio sorridere: in questo momento preciso ho ricevuto notifica via mail di questo vostro post: mi sa che il web inizia a “non-funzionare” come le nostre magiche poste 😀
Anche noi, appena qualche minuto fa… Che casino! Sinceramente wordpress era quasi meglio! xD
A proposito delle poste, domani non allontanarti troppo da casa 😉
Mumble mumble 🙂
Sono sardo ma sono d’accordo con te: il pecorino è troppo forte e lo uso solo in dosi ridotte.
Le foto sono spettacolari, bravissima 🙂
Grazie! 😀 Sulle foto stiamo migliorando piano piano
Anche per noi il pecorino sardo (per carità, buonissimo! 😉 ) nel pesto è un po’ troppo… pungente!
Siete sulla strada giusta, sono ogni volta più belle.
🙂
Vedremo se ti deluderò la prossima volta 😉
Amo i “pestaggi” che vanno a buon fine <3 Buona giornata a voi.
è l’unica forma di “violenza” tollerata 😉
Fu una dura lotta, ma alla fine nessuno ne uscì vincitore, se non la vostra pancia!
Ahah! Esattamente! 😛