Stavolta scriverò un’introduzione veloce, perché penso sia il piatto a parlare da sé. E’ una variante del risotto alla rapa rossa che avevamo preparato qualche mese fa. Solo che, stavolta, abbiamo voluto giocare sui contrasti. Abbiamo usato una base dolce – la rapa rossa è molto zuccherina – e l’abbiamo combinata con la nota salina dei pistacchi e del pecorino di fossa; quella delicata, lattica e inaspettatamente floreale del giovane parmigiano stagionato 12 mesi; e, infine, quella amara, ma aromatica di un buon caffè arabica 100%. Abbiamo giocato anche sulle consistenze: alla vellutata salsa di parmigiano si accompagna la morbida resistenza dei cubetti di barbabietola e di formaggio di fossa (appena fusi durante la mantecatura) e la croccantezza assoluta della granella di pistacchi.
A pensarci adesso, forse sopra ci sarebbe stato bene anche una parte spumosa, un gelato. Chissà… Magari sarà uno dei prossimi esperimenti 😉
Per ora va bene così.
Ingredienti (per 2)
Riso Carnaroli, 160 g
Rape rosse, 2
Pistacchi tostati e salati, 40 g
Caffè arabica 100%, q. b.
Parmigiano reggiano 18 mesi, 50 g
Panna fresca, 50 ml
Formaggio di fossa, 50 g
Porro, 1/2
Cipolla rossa, 1
Sedano, 1 costa
Carota, 1
Burro, 20 g
Olio evo, un filo
Aceto di miele di melata di abete, un goccio
Sale, q. b.
Procedimento
Pulite le rape rosse e lessatele in abbondante H2O bollente. Quando sono cotte, scolatele e tenetele da parte.
Non buttate il liquido di cottura, ma aggiungetevi carota, sedano e cipolla e tutti gli scarti della rapa rossa. Lasciate cuocere per almeno 30′ in modo da ottenere un buon brodo vegetale.
Nel frattempo, preparate la linea: con il minipimer frullate una rapa rossa e la metà dell’altra (nel caso servisse, unite un po’ del brodo). Tagliate la metà che avanza a piccoli cubetti. Tritate i pistacchi. Affettate a cubetti piccoli il porro. Tagliate a cubetti piccoli anche il formaggio di fossa.
A questo punto, con il brodo in ebollizione, potete iniziare la cottura del risotto.
In una prima casseruola stufate lentamente, a fiamma bassa, il porro tritato con un filo d’olio evo. Quando inizierà a soffriggere, per evitare che bruci, versate mezzo mestolo di brodo e fate cuocere ancora per altri 3′.
Nel frattempo, in un’altra casseruola (meglio se di rame) rovente fate tostare il riso senza grassi (c.d. a secco), in modo da impermeabilizzare i chicchi.
Quando il riso sarà tostato (ci vorranno circa 2′, ma se aguzzate le orecchie sentirete il riso chiamare il brodo), aggiungete un mestolo di brodo e, subito, la crema di rapa rossa.
Portate il riso a cottura mescolando ogni tanto per l’uniformità della temperatura ed aggiungendo un mestolo di brodo alla volta sino alla cottura. A metà cottura unite i cubetti di rapa rossa e il porro, ormai stufato. L’aggiunta dei cubetti servirà a donare al piatto una piacevole resistenza al palato.
Con un mestolino di brodo deglassate la casseruola in ci avete stufato i porri per raccoglierne gli zuccheri e riportate il liquido nel risotto.
Mentre il riso cuoce, potete dedicarvi alla preparazione alla crema di parmigiano.
In un pentolino scaldate la panna a fiamma bassa e, quando sarà ben tiepida, toglietela dal fuoco e unite il parmigiano grattugiato. Mescolate con una frusta per evitare che si formino grumi e riportate sul fuoco brevemente per far addensare la salsa. Tenetela da parte.
Quando il riso sarà pronto, portate la padella fuori dal fuoco, aggiungete un goccia di aceto per dare acidità, unite il burro (ben freddo, da freezer, in modo da far gonfiare il riso grazie allo shock termico) e i cubetti di formaggio di fossa.
Mescolate, coprite con un panno – in modo da far fuoriuscire l’umidità, ma trattenere il calore – per 3′, quindi mantecate prima mescolando vigorosamente con un cucchiaio di legno per legare gli amidi al condimento e poi andando “all’onda”.
Regolate di sale.
Servite il risotto decorando con la crema di parmigiano, la granella di pistacchi e una spolverata di caffè.
Uau! Ma come vi arrivano le idee? Mi piacerebbe leggere, se vi va ed è nel vostro stile. Adoro gli azzardi negli abbinamenti!
Senza trucchi. Sperimentando!
Molto bello da vedere e invitante…mmm
Grazie grazie ??
Un piatto molto intrigante, colorato e con un bel contrasto di sapori, un risotto davvero speciale! 🙂
Grazie 🙂 Arrossiamo? ?
E’ un piatto bellissimo da vedere e ottimo da gustare, bravissima, 🙂
Grazie dei complimenti Laura 🙂 Che si gusta il tuo papà oggi? Avete finito le albicocche? 🙂
Stasera torta di pere, posto poi la ricetta, abbiamo tantissime pere di due tipi, le albicocche finite, bacioni, <3
Lm’aspettiamo golosamente 🙂
🙂 :*
Ma anche io voglio le rape rosse 🙁 dici che quelle sottovuoto non vanno bene? Quelle che si trovano al supermercato nel banco frigo sono le uniche che trovo in giro e questo piatto sembra così bello/buonissimo :'(
Sono uguali. Ovviamente non devi lessarle, perché sono già cotte. Le frulli e se serve ti aiuti con il brodo del risotto. Per il resto è uguale 🙂
Noi ne abbiamo fatto un’altra versione con quelle im busta. Se vuoi la trovi nel blog 🙂 Però stavolta volevamo provare il prodotto fresco
Ah, ecco! Allora posso provare a farlo 🙂
Certo!
Bellissimo piatto!!
Grazie Giovanna!! 🙂
Prego!!
“Artisti della cucina” è un po’ troppo. ?
Appena Milva avrà le rape rosse, quelle proprio rosse rosse, voglio provarlo. Un signore, appassionato di risotti, va anche a fare “gare di risotto” mi ha insegnato a mettere, al momento della mantecatura, un cubetto di ghiaccio quindi voi siete moooolto avanti. Buon fine settimana a voi, artisti della cucina <3 <3
Io uso il burro da freezer, ma il principio è uguale. Col freddo il riso fa brrrr e si gonfia ?
Ne sapete una più di “Achille” 😀