Dopo essere aver rischiato l’annegamento al mare, la capasanta va in montagna.
Abbiamo preparato questo piatto per un’occasione speciale, non un anniversario, ma quasi. Per questo, la scelta degli ingredienti non è stata casuale, ma li abbiamo selezionati secondo il preciso intento di ripercorrere, grazie ad ognuno, alcuni dei momenti più emozionanti passati insieme.
Dal vino agli agretti, passando per il miele ed il tartufo. Dal dolce al salato, in giro per l’Italia.
Ingredienti (per 2)
Capesante, 2
Tartufo nero, 1 (c.a. 20 g)
Vino rosso, 200 ml
Agretti, 100 g
Pomodorini pachino, 2
Aglio, 1 spicchio
Sale, q. b.
Olio evo, q. b.
Miele al rododendro, la punta di un cucchiaino
Procedimento
Preliminare è la preparazione dei pomodorini confit.
Con un coltellino affilato pelate i pomodorini pachino. Quindi conditeli in una terrina con un cucchiaio d’olio, uno spicchio d’aglio, la punta di un cucchiaino di miele di rododendro – che aiuterà la caramellizzazione del pomodoro – e un pizzico di sale.
Mescolate bene e infornate i pomodorini su una placca rivestita di carta da forno in forno già caldo a 90° per 90′. Regolatevi però a seconda del vostro forno: potrebbe volerci di più o di meno, l’importante è che il pomodorino si disidrati.
Fate quello che volete per un’oretta, quindi tornate in cucina per preparare il resto.
Iniziate dalla riduzione di vino al tartufo nero, che farete semplicemente ponendo il vino con il tartufo in un pentolino a fuoco lento per circa 15′, in modo che si riduca almeno della metà.
Mentre la salsa si riduce, dedicatevi agli agretti, che bollirete in H20 bollente e leggermente salata, aromatizzata con delle zeste di limone. Scolateli dopo 4′, in modo che rimangano “al dente”. E conditeli con un filo d’olio e qualche goccia di limone.
L’ingrediente forte, le capesante, visto il loro brevissimo tempo di cottura, andranno cucinate per ultimo (noi abbiamo iniziato a prepararle mentre gli agretti si lessavano). Scottatele in padella con un filo d’olio per circa 2′ per lato. Cercate di disporle al lato della padella, in modo di cuocere anche i bordi.
Impiattamento
Impiattate alternando a gocce di riduzione di vino, gocce di olio evo. Per l’operazione potete aiutarvi con un cucchiaino.
Sopra a 3 gocce di vino, disponete il tartufo a scaglie e a dadini.
Aggiungete un agretto condito al limone e una quarta scaglia di tartufo.
Ponete sopra quest’ultima la capasanta e decoratela con il pomodorino confit.
Mi alzo, applaudo e mi inchino. Bravissimi!
Non esageriamo… ????
Eh cavoli: io lo farei 🙂
Nooo… La tua mousse di pistacchi vale di più 😉
Adulatori 😛
Buongustai 😉
Slendide le declinazioni di mieli, pensa che mi hanno regalato un miele di edera e sto pensando… Mumble mumble 🙂
Sapendo quanto mi piace, Silvia me ne ha regalati 23 l’anno scorso. Ma pensa che quello di edera non c’è. Non sapevo nemmeno esistesse! Che sapore ha?
Roberto
Non saprei descrivertelo ma posso farte/velo assaggiare, che te/ve ne pare? <3
Non vorremmo approfittare troppo 🙂
Giammai <3 <3 (sempre due 🙂 )
Ecco cosa stavate “dipingendo” <3