Nella settimana dedicata al fritto italiano del Calendario del Cibo italiano promosso da AIFB non poteva dimenticare una giornata intitolata ad uno dei piatti più significativi dell’Emilia-Romagna: il gnocco fritto o, come dicono a Ferrara, pinzino. Per la ricetta tradizionale vi rimandiamo alla ricchissima pagina redatta da Micaela Ferri.
Noi, invece, vi proponiamo la variante ferrarese, grazie ad una ricetta tramandata da mio padre, che a Ferrara ha lavorato per qualche anno, molti anni fa, prima di trasferirsi qui a casa.
La ricetta originale, a dire il vero, prevede lo strutto, ma abbiamo scoperto che può essere sostituito con olio di semi di girasole. Probabilmente potrebbe anche andar l’olio extravergine d’oliva, ma noi abbiamo cercato di rispettare il più possibile la tradizione. Per questo l’abbinamento non poteva che essere con un grande Culatello di Zibello dop: il re dei salumi italiani.
Ingredienti (per 6)
Farina 00 , 500 g
Latte intero alta qualità, 250 ml
Lievito di birra, 1/2 cubetto
Lievito per dolci, 1/2 cucchiaino
Sale fino, 1 cucchiaino e mezzo
Olio di semi di girasole, 1 cucchiaio
Olio d’olio evo, q. b.
Culatello di Zibello Dop, 300 g (affettato sottilmente)
Procedimento
Sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido. Unite la farina, il lievito per dolci, il sale e l’olio. Mescolate per bene e impastate.
Ricavate dei panetti e, con l’aiuto di un coppa pasta, date una forma rotonda.
Fate lievitare le formine in forno per un’ora.
Passato il tempo, stendetele con il mattarello, cercando di dare una forma rotonda.
Tagliate la “piada” in quattro se volete gnocchi piccoli o lasciatela intera se li volete grandi. In quest’ultimo caso, fate al centro un piccolo buchino.
- Formine
- Taglio
(I panetti devono non devono essere sottili. La pasta non deve essere stesa troppo sottilmente)
Portate l’olio a temperatura e friggete pochi pezzi alla volta. Si gonfieranno subito. Girateli costantemente per uniformare la cottura e, appena dorati, poneteli ad asciugare su carta assorbente. Mi raccomando: se l’olio dovesse iniziare a fumare, cambiatelo immediatamente.
Servite con le fettine di culatello di Zibello. Che poesia!
Che meraviglia!!
Fidati Giovanna, sono buonissimi 😉
Appena avrò i miei figli a casa li farò sicuramente, ho già salvato la ricetta e ho un bel capicollo calabrese che aspetta di essere affettato.
AIUTOOOOOOOOOOOO!!!! voglio rompere il monitor per prendermene un paio!!!!
Ahahahah!!! Sono facilissimi Mila! E squisiti, ovviamente 😉
Sto leggendo che ho tutti gli ingredienti, tranne il culatello di Zibello, ma ho quello che facciamo noi in casa a gennaio, penso stiamo lì 😛
Veramente fate il culatello in casa??? Ma è meraviglioso! 🙂
Tutti i pezzi del maiale! Fondamentale è fare la salsiccia 😀
Uao! Possiamo stupirci?!? Sono antiche tradizioni che ammiriamo molto. E poi che dire dei sapori… Possiamo solo immaginare che bontà devono essere quei prodotti… 😛
Grazie! Per me è una cosa normale, perché l’ho sempre vista fare 😀
Che meraviglia,buoni!
Grazie 🙂
Una meraviglia, che fame, 😀 bacioni e buon weekend, 🙂
Sono facili facili da preparare. Se ti vuoi cimentare, è ora di merenda 😉
Ho l’impasto pronto per la pizza per stasera, la prossima volta li faccio, sono troppo buoni, bacioni, <3
Buoona la pizza! 🙂
😀
Grazie per il contributo! I Pinzini hanno un aspetto magnifico.
Grazie a te per la bellissima lettura di stamattina. E’ stato un piacere partecipare 🙂
Qui rischi volentieri di diventare tutta “ciccia e brufoli”: ai miei tempi gloriosi mi avevano mandato un intero culatello di Zibello per un contest (che avevo vinto 😉 ) Tieni da parte un pezzetto, magari il “culetto/fondino) 😉 Hai il Bimby? Parlo al singolare ma intendo plurale 🙂
Il vostro gnocco ha un aspetto asciuttissimo, da fare così accontenterò ello che ha fatto l’università a Parma e di gnocchi fritti ne ha mangiati un tir 😀 Bacio
Grazie, in effetti è piaciuto molto. E il rischio di ingrassare c’è davvero, considerando che davvero uno tira l’altro! 🙂
Finora il culetto del culatello l’abbiamo solo grattato sulla pasta. Però, considerando che il Bimby c’è, (ma solo quello. Siamo troppo giovani per gli altri 😉 ), adesso vogliamo davvero sapere come porterlo sfruttare. E non solo: anche assaporare
– con gli occhi di questa tavola virtuale – il piatto vincitore 😉
Un abbraccio a te e uno gnocco a Ello. Anzi, facciamo due 😉