Un momento di incontenibile allegria. Cacetto e pepetto. Un sorriso.
La ricetta della cacio e pepe è stata tentata da mio padre tante e tali volte da poter dire che, a casa mia, nessuno ha veramente imparato come farla, ma certamente tutti abbiamo compreso come non farla.
Ora un condimento troppo secco, con quel cacio aggiunto sul fuoco gelosamente avvinghiato alle pareti della pentola, che sembra quasi volerti ribadire, a te che provi a staccarlo: “io rimango qui”. Oppure troppo liquido, quando la volta dopo, conscio dell’errore passato, ha incollato il pecorino alle pareti, ma l’ha innaffiato con un mestolo d’acqua: spaghetti in brodo di cacio. Che bontà!
Ed il pepe? Ora troppo, ora troppo poco. Spesso quello già in polvere, senza profumo.
Poi, boh!, sarà che sbagliando si impara, ma mia madre ha finalmente capito l’errore di fondo: e così ha tolto papà dal ponte di comando e l’ha fatta lei.
Ingredienti (per 2)
Spaghettoro Verrigni, 160 g
Pecorino romano, 80 g
Pepe nero in grani, una manciata
Pimento in grani, una manciata
Limone (facoltativo), la scorza di 1/2
Procedimento
Mettete a bollire in una pentola l’acqua. Deve essere poca, in modo che assorba bene gli amidi rilasciati dagli spaghetti.
Quando giunge a bollore salatela e buttate la pasta. Intanto schiacciate il mix di pepe e pimento in grani – preferibilmente usate il dorso del coltello o, in alternativa, fate cinque o sei giri di mulinello – e, a metà cottura della pasta, tostatelo in una padella ampia, in modo che sprigioni tutto il suo intenso profumo.
Dopo circa una trentina di secondi – il pepe si tosta subito – bagnate il pepe con un mestolino di acqua di cottura. In questo modo, il profumo del pepe tostato sarà meglio distribuito e, con il lavoro di mantecatura risulterà meglio legato alla pasta. Fate assorbire tutta l’acqua.
A questo punto, saremo a circa tre quarti di cottura della pasta. Per cui bagnate il pepe con un secondo mestolino di acqua e cominciate la mantecatura della pasta.
Servendovi di un forchettone o di un prendi-spaghetti, versate gli spaghetti nella padella e giratela in modo che tiri fuori bene gli amidi.
Appena la pasta sarà giunta a cottura, spostate la padella fuori dal fuoco (altrimenti il pecorino tenderà a filare). Solo se lo spaghetto risultasse troppo asciutto, aggiungete un mestolino di acqua di cottura. E versate a pioggia il pecorino romano, tenendone da parte una quindicina di grammi.
Girando sempre gli spaghetti e muovendo la padella, si formerà una cremina che, aggiungendo il formaggio rimanente, diventerà cremosissima.
Preparatevi ad impiattare. Riscaldate i piatti in forno, versateci sopra un pizzico di pepe così da profumarli, versateci sopra gli spaghetti con sopra un po’ di cremina e, infine, completate con un ultimo pizzico di pepe.
A piacere, sulla pasta potrete grattugiare un po’ di scorza di limone.