Era tantissimo tempo che desideravamo assaggiare la pasta trafilata all’oro di Verrigni, noto pastificio delle nostre parti. Pregustarne il sapore al palato analizzandone il colore, aprire insieme il pacchetto per carpirne i profumi, sentirne la ruvidità, immaginarla a contatto con un bel sugo. E così… Ci siamo innamorati.
Fate come noi: gustatela lentamente, stimolate tutti i sensi. Alla fine, elogerete la vostra lentezza.
Ingredienti (per 2)
Fusilloro, 180 g
Olive taggiasche, una decina
Pomodori pelati, 250 g
Capperi salati di Pantelleria, una decina
Aglio, 1 spicchio
Peperoncino, 1
Olio evo, un filo
Sale, q. b.
Pecorino grattugiato, 2 cucchiai (facoltativo)
Prezzemolo, un mazzetto tritato (facoltativo)
Procedimento
Scamiciate l’aglio, tritate il peperoncino e dissalate i capperi sotto acqua corrente tiepida (il risultato perfetto si ha lasciandoli almeno 40 minuti, ma, si sa, il tempo è tiranno).
Una volta completate queste operazioni, dopo aver messo a bollire una pentola di H2O, rosolate in padella l’aglio e il peperoncino tritato nell’olio. Aggiungete i pelati e fate cuocere per 5′. Quindi annettete al sugo i capperi e le olive taggiasche e, lentamente, portate il sugo a riduzione.
Nel frattempo, l’acqua avrà raggiunto il bollore, per cui salatela e buttate la pasta.
A tre quarti di cottura, scolatela e mantecatela nel sugo con un mestolino d’acqua di cottura, che avrete tenuto da parte, fino a che il sugo, grazie al lavoro degli amidi, si sarà “attaccato” alla pasta.
Servite e, a piacere, completate con una spolverata di pecorino grattugiato e qualche fogliolina di prezzemolo tritato.