Qualche giorno prima del mio compleanno, ho letto in un libro di un risotto alle arance. E, incuriosito dall’insolito abbinamento, ho pensato: “Chissà com’è…”. Ma forse non l’ho solo pensato, perché al mio compleanno era lì, pronto in tavola, amorevolmente preparato da una mano creativa, capace di abbinare al gusto acre dell’arancia il sapore dolce e aromatico della fontina d’alpeggio.
Il mio ricordo, oggi e per sempre, è nell’attimo di stupore di quando sono entrato in cucina. Nell’emozione di sentire il pervadente aroma d’arancio prima ancora che l’abbraccio della cuoca. E nel momento in cui ho compreso quanto sono speciali le persone che, prevenendo i nostri desideri, ci regalano la felicità delle piccole cose.
Ingredienti (per 2)
Riso Carnaroli, 160 g
Fontina, 100 g
Prosecco, 1/2 bicchiere
Arancia non trattata, 1 grande
Scalogno, 1/2
Brodo vegetale, q. b.
Burro, un tocchetto
Olio evo, un filo
Procedimento
Il trucco per un buon risotto è non abbandonarlo mai. Per cui, prima di cucinare, è essenziale aver preparato la linea, così da non rischiare dannose distrazioni. Iniziate perciò preparando il brodo vegetale e mettendolo sul fuoco. è fondamentale che il brodo sia sempre a bollore. Poi sbucciate l’arancia, avendo cura di ricavare dalla scorza solo le zeste, senza la parte bianca, che è molto acre; e estraete dalla polpa il succo. Infine, tagliate la fontina a dadini piccoli e mettete il burro in freezer.
A questo punto, cuciniamo!
In una padella, fate schiarire lo scalogno con un filo d’olio, quindi aggiungete il riso e fatelo tostare per un paio di minuti. I chicchi si impermeabilizzeranno e saranno così pronti a subire i liquidi.
Versate il prosecco. Mentre sfrigola e sfuma, girate delicatamente. Abbassate un po’ la fiamma. Poi, quando il prosecco sarà evaporato, versate il succo d’arancia e lasciate assorbire.
Ora sentite il riso sfrigolare? Sta chiamando il brodo. Assecondatelo e aggiungetene un mestolo alla volta: il mestolo successivo solo quando si sarà assorbito quello precedente. Procedete così fino alla cottura del riso.
Una volta pronto, iniziate la mantecatura. Togliete il riso dal fuoco e aggiungete il burro ghiacciato e la fontina a dadini. Il burro deve essere freddo, in modo che lo shock termico faccia gonfiare il riso.
Coprite la padella con un panno – ciò serve a far evaporare e il vapore – per 2′, quindi mescolate vigorosamente per far rompere gli amidi del riso e farlo amalgamare al condimento.
Usate prima un cucchiaio di legno. Poi fate “l’onda” con la padella.
Impiattate decorando con le zeste. Buon appetito!
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