Scrivere il primo post di un blog non è semplice. Delle mille idee in testa, nessuna sembra sufficientemente giusta, nessuna corretta, perfettamente azzeccata. Il primo post è una firma, una linea, una direzione.
Questo pensavo fino a ieri. E invece oggi, scrivendo, scopro. Che un blog è uno stato d’animo, non un giornale. Che non segue una retta, ma un flusso di coscienza. Che non deve essere scritto, ma vissuto. Che non deve essere circoscritto a, chiuso entro i, ma aperto. Uno spazio creativo per sperimentare col mondo, ecco cos’è un blog.
Questo blog è un regalo.
Alcuni mesi fa ho conosciuto una ragazza splendida, appassionata di cucina come me, con cui ho iniziato a sperimentare, creare, sentirmi libero.
Poi, dopo circa sei mesi, mi ha regalato una pianta aromatica: una salvia. La salvia di Silvia, appunto.
Ora, voi dovete sapere che io, oltre a essere pasticcione e goffo, non sono proprio un mago dell’orto. Ho il pollice, sì. Ma verso, non verde. Eppure quella piantina resiste, e ogni tanto mi regala una fogliolina con cui profumare qualche piatto speciale.
Da qui il blog. Le ricette condivise, quelle sperimentate, quelle cucinate insieme. Ricette semplici o più complesse. Nuove o rielaborate. Ricette letterarie, anche. Perchè anche nella lettura – un’altra grande comune passione – troviamo piatti che ispirano il nostro quotidiano.
La salvia di Silvia, dunque. Cominciamo da qui.
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